Sotto il pelo dell’acqua si nascondono forse le meraviglie più sorprendenti dell’isola: uno straordinario spettacolo di azzurro, di luci, di frenesia di vita.
Lo scintillio dei banchi di occhiate, i grandi saraghi solitari, le orate sospettose che schizzano via; a riva le piccole mormore che pascolano fiduciose fra i piedi dei bagnanti; più in là, le praterie ondeggianti di posidonia – macchie scure sullo smeraldo del fondo sabbioso – dove trovano riparo sicuro dei pesci di scoglio. Mentre al largo saettano le formazioni argentee dei barracuda e incrociano i possenti “tonni di corsa”, quando è stagione. E giù a fondo, nei saliscendi delle secche, non è raro imbattersi nelle grandi cernie o nel passo traverso delle aragoste, fra i mille colori delle spugne e il rosso vivo delle gorgonie e dei coralli abbarbicati sui fianchi delle rocce sommerse.