La statua di Carlo Emanuele III

Nel mezzo del lungomare, circondata dal viavai dei passanti, si trova la statua di Carlo Emanuele III. L’opera fu voluta e realizzata a proprie spese dalla comunità, in memoria del Re di Sardegna che nel 1738 aveva permesso la colonizzazione dell’Isola di San Pietro e la nascita di Carloforte. Creata dall’artista genovese Bernardo Mantero, fu inaugurata il 16 luglio del 1786 e salutata dalla cittadinanza con tre giorni di festa. Due anni più tardi, il duca di San Pietro, don Alberto Genovese, fece aggiungere a quella di Carlo Emanuele III le figure inginocchiate di due schiavi, in memoria dell’intervento dello stesso re nella liberazione dei tabarchini. Altri cinque anni, e nel 1793, durante l’occupazione francese dell’isola, la statua si dovette nasconderla sotto la sabbia, in verità senza troppa cura: l’avambraccio destro del re, rimasto scoperto, si spezzò. All’amputazione dell’arto marmoreo si preferì non porre rimedio, quando il monumento ritrovò il proprio posto, e la menomazione di quello che i carlofortini chiamano affettuosamente Pittaneddu, fa bella mostra di sé a tutt’oggi, in ricordo dei fatti di allora.

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La statua di Carlo Emanuele III, chiamata affettuosamente "Pittaneddu"

Il Monumento ai Caduti

Nel giugno del 1932 fu inaugurato il Monumento ai Caduti, nella parte del paese chiamata Baggia. Alla realizzazione dell’opera, voluta dalla comunità carlofortina in onore dei propri soldati morti nella Grande Guerra, contribuirono le offerte di molti, e in particolare le centomila lire di Giovanni Ferrando, un isolano che aveva fatto fortuna in Australia. Nel 1960 il monumento fu spostato al centro della piazza Pegli, dove a tutt’oggi si trova, e ai nomi dei caduti della Prima Guerra si sommarono quelli della Seconda. L’aggiunta della Vittoria alata, che guarda alle saline poco lontane, sarebbe invece arrivata nel 2009.
Ogni anno, per la festa delle Forze Armate, le autorità al cospetto del monumento commemorano i caduti di tutte le guerre. Nei restanti giorni l’opera sembra guardare alle corse dei bambini e ai gruppi di giovani, che si incontrano nella piazza un po’ a tutte le ore.

La statua di Carlo Emanuele III.

Il Monumenti ai Caduti

Piazza Pegli