Realizzate dopo l’incursione dei corsari tunisini, nel settembre del 1798, che fecero schiavi quasi mille tabarkini, le Mura di Cinta testimoniano, per quanto ne è rimasto, sulla parte occidentale di Carloforte, quel periodo funesto.
Costruite in seguito alle richieste della popolazione rivolte al Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I, per il timore di nuove incursioni, si iniziò a erigerle nel 1806. Vennero completate nel 1813, grazie al lavoro di molti carlofortini, donne comprese e di forzati.
Le Mura circondavano tutto il paese ed erano completate da sette fortini. I portoni sulle mura si aprivano all’alba e venivano chiusi al tramonto.
Dell’impianto originale è rimasta la parte rivolta a ponente, un piccolo tratto a tramontana e solamente tre fortini: il Forte Santa Cristina, il Santa Teresa e il Beatrice. Quest’ultimo è stato trasformato e reso praticamente irriconoscibile. L’unico portone rimasto, infine, è quello del Leone, così chiamato perché nella parte esterna delle mura presenta una testa di leone scolpita nella pietra.
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La cucina tabarchina è sicuramente prelibata, ma è anche interessante per l’originalità dei suoi piatti cucinati all’antica. Famosa per le pietanze a base di tonno di Carloforte, la cui pesca è sempre stata vanto e sostentamento per la società tabarchina, la cucina carlofortina ha forti richiami delle origini dei suoi abitanti e dello sviluppo socio economico avvenuto nel tempo.
A Carloforte si mangia bene. Più che un’asserzione è quasi un assioma. Chi la frequenta lo sa per “gustazione” diretta, chi non c’è Continua...
La miniera del Becco era sorta nel 1873 ad opera di Pietro Chareyze, che aveva trovato un grosso giacimento di ocre di manganese da sfruttare. Negli anni passò sotto diversi proprietari sino al 1977, quando l’attività venne definitivamente interrotta.
L’ex villaggio, oggi trasformato in seconde case per turisti, si affaccia sulla scogliera e la vista si apre su una baia ampia di grande bellezza, meta estiva per chi è alla ricerca del perfetto connubio tra terra e mare.
Le acque della baia sono profonde e permettono l’ormeggio di Continua...
La morfologia di un territorio dipende dalle modalità e dalla natura della sua formazione. L’isola ha un’origine vulcanica, si è formata tra i 18 e 16 milioni di anni fa in seguito ad una intensa attività magmatica e faceva parte di una più vasta platea dalla superficie di circa 250 kmq comprendente l’intero arcipelago sulcitano, allora saldato alla terraferma. A partire da circa 1, 8 mi Continua...