Fin dal 1738, quando i tabarkini arrivarono sull’Isola di San Pietro e fondarono Carloforte, esercitarono quasi in esclusiva la pesca del tonno rosso.
La pesca del tonno è una pratica antichissima. Le prime mattanze furono fatte dai Fenici, prima lungo le coste spagnole e poi in Sardegna, lungo la rotta che i tonni abitualmente seguono nella stagione primaverile, quando dall’Atlantico si spostano nelle calde acque del Mediterraneo per la riproduzione.
Proprio sul tratto tra l’Isola di San Pietro e la terraferma, sono state posizionate quattro tonnare, ma solo quella di Carloforte è attualmente in funzione.
La Tonnara di Portoscuso, detta Su Pranu, nata nel 1587, era la più antica di cui si ha avuto notizia. Attorno alla struttura, nei secoli furono edificati locali per la lavorazione del tonno, magazzini, abitazioni e una chiesa, intorno a una grande piazza.
Dopo anni di abbandono, l'intero complesso è stato acquisito, nel 2006, dal Comune di Portoscuso nel 2006, e sottoposto a numerosi lavori di restauro, così da consentire la riapertura al pubblico come straordinario esempio di archeologia industriale.
Si deve arrivare alla bellissima, omonima spiaggia per ammirare l’ex Tonnara di Portopaglia. Sorta nel 1602, ha visto calare le reti in mare per l’ultima volta nel 1974.
Recentemente, le vecchie abitazioni di pescatori nel borgo sono state ristrutturate divenendo un quartiere residenziale privato.
La Tonnara dell’Isola Piana, invece,risale al 1698, opera del mercante cagliaritano Giuseppe Cavassa.
Ancora oggi, in località La Punta, viene utilizzata in occasione delle mattanze di primavera. Tutta l’Isola, compresa la Tonnara, è di proprietà privata, pertanto non è aperta alle visite.
Link relativi all'Articolo - Sulla rotta dei tonni
Le Saline di Carloforte sono un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) dove vivono alcune tra le più rilevanti rarità avifaunistiche della Sardegna quali il Fenicottero rosa, il Gabbiano corso, il Cavaliere d’Italia, la Garzetta, il Falco pellegrino, l’Avocetta, e il Fraticello.
Situate poco distante dal centro di Carloforte, sono state utilizzate per la produzione del sale probabilmente fin dai punici, ma solo dal 1770 furono sfruttate con regolarità su decisione Continua...
Cantagalline è una spiaggia minuta, riservata, nascosta dagli alberi, ai piedi di una collina, e sconosciuta ai più. Infatti è frequentata in genere dai carlofortini e da coloro che abitano nei pressi.
Si trova a Nord del paese, a circa 5 km dal centro, prendendo la SP verso La Punta, svoltando in direzione Taccarossa.
Si parcheggia in prossimità del vicino Museo del Mare a pochi passi dalla spiaggia dove disponibile.
Non ci sono servizi, né bagnino di salvataggio, né punti di ristoro.
Continua...L’isola di San Pietro fu abitata fin dal neolitico antico (VI millennio a.C.). A parte la presenza di resti sparsi qua e là per il territorio isolano, presumibilmente risalenti a quell’epoca preistorica, c’è una testimonianza certa: la presenza di manufatti in diaspro provenienti senza alcun dubbio dai giacimenti del Becco, sull’isola di San Pietro appunto, ritrovati e distribuiti in diversi siti neolitici del Sulcis e finanche a 80 km di distanza, nelle vicinanze di Terralba. Il che fa presuppore un sistema di sfruttamento e di circolazione di questa risorsa litica, ma anche una rete di scambi poiché sull’i Continua...